“Noi i casaranesi non li pensiamo proprio!”
Quante volte ce la siamo sentita dire questa frase, da amici, conoscenti, tifosi ed ultras di fede giallorossa?! Eppure sono sempre lì a scrivere su di noi. Articoli e commenti densi di ipocrisia e di odio gratuito.
Facciamo chiarezza. Casarano è rossoazzurra, per DNA. Poi, in piena libertà, ognuno può tifare per qualsiasi squadra al mondo che sia il Torino, la Roma, la Juventus, il Real Madrid o il Paok Salonicco.
E questo succede in qualsiasi città del mondo, inclusi i 96 comuni della provincia di Lecce, potete “dormire tranquillissimi”. Cosa pensate davvero che a Cavallino o a Lizzanello non ci sia nessuno che tifa Juventus, Milan o Inter? Ed ecco spiegata l’ipocrisia. Ed ecco spiegato l’odio gratuito nei confronti dei casaranesi.
Ma non vi va proprio giù che nella “VOSTRA” provincia ci siano persone dallo spirito libero che non si siano piegate ed omologate ai colori giallorossi?
Ed è un fenomeno talmente “pericoloso” che sta prendendo piede in molte altre comunità nel Salento che abbiano un minimo di identità e di mentalità, che abbiano le basi di una sana cultura sportiva ed è questo il motivo per cui provate e riprovate ad attaccarci ed isolarci. Un goffo tentativo.
Noi siamo salentini. Fatevene una ragione. Ci piace la frisa col pomodoro, il mare la domenica d’estate, le sagre di paese, adoriamo la pizzica, abbiamo il barocco minore, la prima chiesa bizantina in Puglia e i frantoi ipogei tra i più belli del Salento.
Abbiamo uno tra i poli industriali più importanti della regione, abbiamo un ospedale, o quello che ne rimane dopo un saccheggio politico vergognoso, e poi abbiamo scuole ed uffici, almeno fino a quando ci lasceranno anche quelli.
Amiamo “li ciciri e tria”, “li zanguni”, e “li pampasciuni”, sia chiaro quelli che si mangiano, perché per quelli invece che scrivono certi articoli o li commentano, abbiamo invece una certa repulsione.
Siamo casaranesi, salentini, pugliesi, italiani. Che ognuno tifi chi gli pare. Senza sentirsi mai in diritto di offendere. Casarano ha i suoi pregi e i suoi mille difetti, ne’ più ne’ meno di altre realtà, ma noi amiamo la nostra città. Così com’è.
Quando dall’altura della Madonna della Campana la si guarda, adagiata, sembra quasi dormiente, come una donna che si riposa nella calura estiva. Una bellissima donna. E quando si accende il Capozza, con i suoi colori e la sua musica, ci si accorge che quella bellissima donna si è svegliata, ha preso vita e lo urla al cielo. Casarano, solo Casarano, Casarano e basta!