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TattiCando: alla scoperta della Casertana

Nuovo appuntamento con TattiCando: questa settimana abbiamo analizzato la Casertana, prossimo avversario del Casarano. A cura di Lorenzo Errico, Antonio De Nuzzo e Andrea Placì.
Lorenzo ErricoBy Lorenzo ErricoOttobre 4, 2025Nessun commento8 Mins Read
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A cura di Lorenzo Errico

Con l’urlo strozzato in gola per il pareggio subito allo scadere, al Capozza, contro la Salernitana, il Casarano si prepara ad affrontare un’altra ostica sfida in trasferta, in un girone C che sta regalando continue sorprese ogni settimana.

I ragazzi di Vito Di Bari sono reduci da 5 risultati utili consecutivi, con la quarta sfida “campana” in vista dopo Cavese, Sorrento, Salernitana: domani, le Serpi saranno di scena al “Pinto”, in casa della Casertana, in una classica degli anni 80 che non sorride ai rossazzurri nelle sfide precedenti.

Come arriva il Casarano

I rossazzurri, come detto, sono reduci da una partita incredibile, per certi versi anche “folle” e che di certo ha appagato gli spettatori presenti al Capozza e collegati online sulle varie piattaforme in streaming.

Un pareggio, il 2-2, agguantato allo scadere dai granata, salvati da un Donnarumma in versione Superman nella miriade di occasioni avute (e sciupate) dalle Serpi. Per dovere di cronaca non possiamo non tener conto delle occasioni avute dalla Salernitana e da un paio di interventi super di Chiorra.

Un match emozionante, definito dagli addetti ai lavori (e non solo) uno dei più belli sin qui disputati, con le Serpi a passo dalla conquista di 3 punti storici.

Come arriva la Casertana

La squadra di mister Federico Coppitelli è una squadra di categoria, al momento a 1 solo punto di distacco dai rossazzurri in classifica a quota 11 punti. Il cammino in campionato dei Falchetti è composto da 3 vittorie (su Altamura, Potenza e Crotone), 2 pareggi (Cosenza e Foggia) e 2 sconfitte (Benevento e Trapani).

Nell’ultimo turno, i rossoblu hanno ottenuto un successo importantissimo in casa del Crotone per 0-1, con le due espulsioni per i padroni di casa che certamente hanno avuto un peso significativo ai fini del risultato finale.

Principi di gioco

Come riportato nell’immagine precedente, l’11 vittorioso in casa del Crotone ha visto la Casertana schierata con un 4-3-3 come modulo di partenza. Uno schieramento consolidato dal tenico romano, che in passato ha optato per il 4-2-3-1 e, come vedremo a breve, non è di certo accantonato in queste prime uscite.

Una formazione offensiva, a volte fin troppo, che attacca con tanti uomini e sfrutta l’ampiezza delle due ali per allargare le maglie avversarie e permettere gli inserimenti in area dei centrocampisti.

Questi due sistemi di gioco rappresentano le opzioni utilizzate in fase di possesso e sviluppo della manovra da parte di mister Coppitelli, che in questa stagione ha scoperto in Kevin Leone un ottimo interprete dei due sistemi, sia in fase offensiva, sia in fase difensiva.

Un calciatore duttile, l’ex Sassuolo, che da mezzala ha ottimi tempi di inserimento, anche per andare a posizionarsi alle spalle della prima punta e comporre una batteria offensiva di tutto rispetto insieme a Bentivegna e Kallon.

Ampiezza e inserimenti

Come anticipato con le qualità di Leone, la Casertana ha nelle mezzali un’arma importante per attaccare gli avversari. Non a caso, il 50% delle marcature stagionali porta la firma dei centrocampisti: non possiamo non citare capitan Proia, già a quota 3 gol e miglior marcatore, Pezzella, a quota 1 e proprio Leoni, a quota 2 centri.

Fase di non possesso

In fase di non possesso, i Falchetti arretrano per comporre un 4-5-1 stretto e dal baricentro alto. Molto spesso, insieme a Leoni è Bentivegna a rientrare maggiormente a dare una mano ai compagni del pacchetto arretrato, in fase di transizione, complici le sgroppate di Liotti sulla sinistra.

Un problema, che certamente sarà un’arma da sfruttare per il Casarano riguarda le transizioni negative. Spesso è proprio in questo frangente che i rossoblu soffrono e subiscono attacchi e gol avversari.

La spinta di Liotti e gli inserimenti delle due mezzali, oltre alla rottura della linea in uscita da parte di uno dei due centrali (Kontek su tutti, ma anche Bacchetti), libera ampi spazi in transizione che non sempre si riescono a contenere (9 i gol subiti sin qui in campionato).

Probabili 11

In virtù di queste caratteristiche, dei pregi e difetti della Casertana e delle opzioni a disposizione di Vito Di Bari, nel gioco delle probabili formazioni abbiamo inserito alcune novità rispetto alle ultime uscite delle due compagini.

Per i padroni di casa, probabilmente sarà Vano a fare il perno centrale in attacco e a battagliare con Lulic, soprattutto dopo l’ottima prova di Ferrari della Salernitana al Capozza, che ha saputo far valere la sua struttura fisica (191cm per Vano).

A centrocampo, invece, il ritorno da titolare di capitan Proia, anche lui dalla stazza fisica importante (185cm) e che potrà creare dei grattacapi tra le linee delle Serpi.

Dall’altra parte, considerando Maiello e Ferrara non ancora al meglio e del forfait di Pinto (out dai convocati), il Casarano potrà sfruttare Gyamfi o Cerbone sulla corsia mancina (è più probabile Gega nel pacchetto difensivo e l’ex Benevento a sinistra, con Cerbone pronto a subentrare) le geometrie di D’Alena a centrocampo e di un Millico fresco di prima marcatura in rossazzurro.

Dove può far male il Casarano

In virtù di queste probabili formazioni, lo spazio alle spalle dei centrocampisti e le rapide transizioni rossazzurre saranno alcune delle chiavi della gara da poter sfruttare per cercare di ottenere un successo per nulla scontato.

Oltre ad essere un’ottima compagine, la Casertana ha costruito i primi punti in campionato davanti al pubblico del “Pinto”, con 2 successi e 1 pareggio: una partita da affrontare con la massima concentrazione, per evitare un approccio errato, come successo con il Sorrento.

Curiosità sulla Casertana

A cura di Andrea Placì

I precedenti allo stadio “Alberto Pinto”

Sono 11 gli incontri disputati sin qui ai piedi della Reggia, 9 in Serie C1 e 2 in Serie D.

Bilancio amaro per le Serpi con 9 sconfitte, un pari e una sola vittoria, quella del 28/05/1989.

La gara valida la 33° giornata sotto la direzione arbitrale di Graziano Cesari vide i falchetti portarsi in vantaggio con Clementi dopo 5′ minuti di gioco, nella ripresa Franco Fabbri al 62′ e Marco Limetti al 74′ regalarono la vittoria ai rosso azzurri.

L’unico pari è quello del 07/10/1990 con la Casertana che nell’ undici titolare annoverava i futuri rosso- azzurri; Teodoro Piccinno, Dario Levanto e Marco Serra oltre a Luca Bucci tra i pali.

Vantaggio Casarano al 13′ con un colpo di testa di Gigi Di Baia su assist direttamente da corner di Palmisano, pari Casertana al 66′ con il tap-in vincente di Sasà Campilongo.

La prima volta in assoluto allo stadio “Alberto Pinto” è datata 20/12/81, 2-1 con la rete della bandiera ad opera di Adriano Morales.

– 1982/83: 1-0 decisivo il rigore al 25′ di Walter Carosoli.

– 1983/84: 1-0 basta una zampata di Giuseppe Novellino a 7′ minuti dal termine.

– 1984/85: 3-0 grazie alla doppietta di Bonaldi e il calcio di rigore di Genzano con Giuseppe Materazzi in panchina.

– 1989/90: 4-0 con le doppiette di ” Fabrizio Ravanelli” e Sasà Campilongo.

– 1992/93: 2-1 ancora una doppietta, questa volta dell’ex Gigi Di Baia intervallata dal momentaneo pareggio di Gianluca Pacioni con un gran tiro dalla distanza.

Gli incroci in Serie D:

– 2011/12: 2-1 con un’altra doppietta, quella di Pietro Pastore nel mezzo il rigore trasformato da Marian Galdean.

 – 2022/21: 1-0 deciso il rigore al 76′ dell’ex Ciro Favetta.

COPPITELLI vs DI BARI

Il match tra Casertana e Casarano allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta è anche la sfida tra Federico Coppitelli e Vito Di Bari, tecnici entrambi giovani, preparati e ambiziosi.

Una carriera da allenatore cominciata nel 2011 per il tecnico romano classe 1984, ricca di trofei in ambito giovanile in alcuni dei club più importanti del panorama nazionale.

Prima la vittoria di due scudetti con il Tor Tre Teste (Under 15 e 17), poi il passaggio alla Roma dove conquista uno scudetto Under 15, un titolo nazionale e una Supercoppa con l’Under 17.

Successivamente il passaggio al Torino dove in tre anni conquista una Coppa Italia e una Supercoppa con l’Under 17 in compagnia ancora di Antonio D’Alena e Vincenzo Millico. Dopo la parentesi all’ Imolese in Serie C arriva la chiamata del Lecce di Pantaleo Corvino per il campionato Primavera, con cui lascia il segno con uno storico scudetto. Prima della firma con la Casertana una nuova esperienza con una prima squadra, nel massimo campionato Croato alla guida dell’Osijek.

Nativo di Trani e classe 1983, Vito Di Bari, appese le scarpette al chiodo inizia la sua avventura da allenatore alla Fidelis Andria, prima come Responsabile del settore giovanile e in seguito come allenatore della prima squadra, dove da subentrato riesce a centrare una salvezza insperata nei play-out di Serie C contro la Paganese nella stagione 2021/22.

Nel 2023/24 un altro play-out e un’altra salvezza (sempre da subentrato), questa volta sulla panchina del Bari contro la Ternana. Nel mezzo esperienze con l’Under 17 e Under 19 dei galletti prima della chiamata del presidente Antonio Filograna, che aveva visto in Vito Di Bari l’uomo dalle imprese impossibili.

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