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Home » Casarano, parla Maci: “Decisione sofferta, ma doverosa. Adesso serve concretezza”
Calcio

Casarano, parla Maci: “Decisione sofferta, ma doverosa. Adesso serve concretezza”

Il presidente, intervenuto su Stefanelli Sound, ha espresso il suo pensiero sul cambio di guida tecnica.
Lorenzo ErricoBy Lorenzo ErricoFebbraio 6, 2023Nessun commento5 Mins Read
Foto Casarano Calcio
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Maci intervistato da Stefanelli Sound

Ospite della trasmissione radiofonica “Dopo La Gara” (clicca qui per il link Facebook) su www.stefanellisound.it, il Presidente Giampiero Maci ha espresso il suo pensiero su vari temi, incentrati principalmente sulla notizia di giornata, ossia l’esonero del tecnico Giovanni Costantino (qui la notizia ufficiale).

Prima di addentrarsi nelle motivazioni relative al cambio di guida tecnica, il presidente ha voluto fortemente esprimere piena solidarietà sua e della Società, al gruppo di tifosi rossazzurri aggrediti ieri pomeriggio, di ritorno dalla trasferta di Nocera Inferiore.

“Esprimo anche io, a nome della nostra società, tutta la vicinanza ai ragazzi che sono stati vilmente aggrediti. Di fronte a certe cose va tutto in secondo piano. C’è un’incomprensibile barbarie di fondo dietro questi soggetti che fanno della violenza il loro sfogo di disagio e si nascondono dietro le bandiere dello sport, le bandiere del calcio, i cui valori sono infangati da questi vili personaggi”.

Come fatto durante il programma, condotto dal nostro Paolo Memmi e con la regia di Fernando Stefanelli, anche la nostra redazione vuole esprimere la propria vicinanza e piena solidarietà ai sostenitori rossazzurri.

L’esonero di mister Giovanni Costantino

“Una decisione maturata ieri dopo la partita. Diciamo che non siamo contenti, inutile dirlo, per il cambio di panchina. Qualcuno addirittura mi diceva “avete aspettato troppo”. Prima di prendere delle decisioni così drastiche, che rappresentano un fallimento di una scelta fatta a suo tempo, vanno ponderate bene per i risvolti che queste possono avere, non ultimo anche quello economico.

La decisione è stata sofferta, ma presa nell’ottica di un miglioramento possibile, visto che abbiamo una squadra composta singolarmente da tutti giocatori di primo livello. È indubbio che ci si aspettava qualcosa di più e questo cambio tecnico va in quella direzione.

Secondo me occorre scegliere delle persone che riescano a normalizzare la situazione nel suo complesso. Il calcio a volte è molto semplice, però negli ultimi tempi c’è questa tendenza, un po’ degli allenatori, a renderlo un qualcosa di particolarmente difficile. Basta mettere gli uomini giusti al posto giusto. Mister Costantino, che ha tutta la nostra stima dal punto di vista professionale, può darsi che non abbia trovato la quadra in tutto ciò. Da qui la decisione di cambiare guida tecnica, sulla quale ora stiamo riflettendo per individuare il nuovo responsabile della prima squadra”.

Sulle caratteristiche del successore

“È una situazione che va normalizzata soprattutto sotto il profilo della gestione, ma non per problemi di spogliatoio, questo assolutamente no. Parlo di concretezza. I ragazzi non hanno mai lesinato impegno, ma molte volte si è intravista come una sorta di disorganizzazione o di troppa foga, ed è questo il compito che chi comanda deve inculcare nella squadra. Questo a volte è venuto meno, anche se dobbiamo essere asettici nel giudicare esclusivamente i risultati. Noi siamo la squadra che ha perso di meno, però è anche quella che ha pareggiato di più.

Dov’è il punto di svolta che noi vogliamo? Che si tiri in porta e si faccia gol, perché onestamente, se non si tira in porta, di gol non se ne potranno mai fare. Bisogna cercare quella normalità di trame, di gioco, di schemi che possa essere confacente alle caratteristiche dei nostri calciatori che, a detta di tutti sono caratteristiche importanti”.

Sul bel gioco, i risultati, i dubbi della tifoseria sull’ormai ex tecnico

“A noi interessa vincere. Questo è un campionato dove, a dir la verità, io non è che abbia visto tutto questo grande calcio da parte delle altre pretendenti. È un girone difficile in cui è importante buttare la palla dentro e noi abbiamo gli strumenti “umani” per poter far ciò. Secondo me è in quella direzione che bisogna operare, ma non vogliamo un traghettatore. Agire in tal senso significherebbe, come dire…arrendersi. Ci sono ancora dodici partite.

Il calcio ci insegna che tutto è possibile e la scelta va proprio in quella direzione, ossia trovare una persona che possa dare quella scossa che molte volte nel calcio funziona. Attenzione, non sempre funziona. Credo che a differenza di qualche anno fa, questa è una squadra che ha valori importanti dal punto di vista del gruppo, dal punto di vista umano, dal punto di vista della ricerca di risultati importanti che possano gratificare loro stessi, noi e i tifosi.

Nel giro di 24 ore sceglieremo la persona adatta e poi ci metteremo subito al lavoro per preparare la prossima importante partita che, vincendo, ci potrebbe portare già in una zona play-off che ci compete. Poi tutto potrà accadere, ma noi siamo sempre vigili e attenti e questo lo voglio dire per rassicurare tutti. Il programma biennale che è stato fatto è un programma importante, per cui nulla è perduto. Andiamo avanti con fiducia. Abbiamo preso questa decisione, poi la storia dirà se è stata tardiva o se è stata fatta benissimo. Nomi? No, non sarebbe corretto”.

Di seguito la diretta integrale del programma.

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